Il Viaggio di Sigerico. Cap 1

Sigerico, stanco ed accaldato dal rovente sole di agosto, dopo aver superato il villaggio di Pont Saint Martin arriva nella piana di Donnas.

“Finalmente sono arrivato ” pensa “Appena in tempo, è il tramonto e stanno per chiudere le porte del borgo ai forestieri.”

Sigerico, stanco ed accaldato dal rovente sole di agosto, dopo aver superato il villaggio di Pont- Saint- Martin arriva nella piana di Donnas.

Il suo viaggio di ritorno da Roma a Canterbury è ancora lungo e dovrà attraversare tutta la Via Francigena della Valle d’Aosta per arrivare poi al Colle del Gran San Bernardo e ridiscendere verso le immense pianure del Nord Europa.

Sigerico, esausto, saluta la guardia presente al varco e chiede notizie di una locanda dove porter sostare la notte.

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L’uomo, di poche parole come è di consuetudine per la gente di montagna, gli indica una piazza poco oltre.

Superate alcune case riccamente affrescate, portali scolpiti e finestre dipinte di bianco, segno inequivocabile che siamo in una zona residenziale, abitata da gente benestante, Sigerico arriva alla piazza. Il suo cavallo, stremato beve nel lungo abbeveratoio in pietra e l’uomo entra nella locanda.

Un bel palazzo, alto e robusto, con una torre circolare. “Che ci sarà mai in quella torre ” pensa.OLYMPUS DIGITAL CAMERA

L’uomo entra e chiede una zuppa ed un letto per riposare. L’oste lo guarda dall’alto in basso : “Messere, questo è un albergo! Per gli avventori come voi qui dietro c’ è un ospizio”.

Sigerico, indispettito esce e raggiunge l’ospizio.

Un palazzo grande in pietra, animato dagli avventori più diversi, ma soprattutto da tanti pellegrini come lui che come dice la scritta in latino sulla porta, possono ricevere qui gratuitamente “panem, vinum, lectum e ignam”.

Sigerico entra e chiede nuovamente una zuppa ed un letto. L’oste lo fa accomodare e lo serve.20170227_102939

Finalmente Sigerico può riposarsi dal lungo viaggio…

E’ l’alba, Sgerico si alza fresco e riposato. Dovrebbe riprendere il cammino, ma il bel sole estivo lo invoglia a fermarsi ancora un po’ in questo villaggio baciato dal sole.

Dopo essersi preparato, Sigerico scende in cortile… Il borgo è un brulicare di persone, colori e profumi. Oggi c’è il mercato. Sigerico si aggira tra i banchi guardando incuriosito la merce esposta, tra commercianti ed artigiani Sigerico nota una piccola bottega. Due uomini al suo interno forgiano con grande perizia piccoli oggetti in metallo. Sigerico incuriosito si avvicina… “Messere, cosa state facendo?” “Io sono Aldebrando, e questo è mio figlio Bartolomeo. Siete nella Zecca del Ducato di Aosta !” “Una zecca in questo villaggio!” “Si messere, Aimone il Pacifico ordinò così e io e mio figlio forgiamo moneta sabauda per conto del Duca!”

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Sigerico meravigliato pensa: “Questo borgo deve essere davvero importante se il Duca vi ha stabilito una zecca !”

Ma all’improvviso un gran vociare lo porta altrove…

(continua)

 

N.B: Sigerico, Arcivescovo di Canterbury nel 990 durante il viaggio di ritorno da Roma a Canterbury percorse la moderna Via Francigena attraversando anche la Valle d Aosta fino al Colle del Gran San Bernardo.

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Grazie e a presto

Francesca

Autore: Francesca Guida Turistica Valle d'Aosta

Ho conseguito l’abilitazione di guida turistica in Lingua Italiana, Francese, Tedesca e Inglese con l’obiettivo di trasmettere tutto il mio amore per la mia regione ai turisti italiani, ma non solo.

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